Il libro di cui parlo è stato scritto
da un autrice giapponese che è riuscita ad affermarsi e ad avere
molti lettori anche qui in Italia; sto parlando di Banana Yoshimoto e
del suo ultimo libro “High & Dry. Primo amore”.
La storia ha come protagonisti: Yūko
una ragazza di quattordici anni e Kyū,
artista e insegnante di disegno di Yūko;
due persone particolari che si incontrano e condividono una visione
del mondo che a pochi è dato percepire.
Come
ci si può aspettare dal titolo, la ragazza assaporerà
le sensazioni che si provano quando si incontra il primo amore
condividendo pensieri e sensazioni con Kyū;
infatti il romanzo non è una semplice narrazione di eventi, ma un
viaggio attraverso i traumi, le esperienze e i sentimenti dei
protagonisti.
La
narrazione è semplice e scorrevole, cosa che caratterizza tutte le
storie della Yoshimoto, ciò che mi ha fatto rimanere perplessa è la
caratterizzazione del personaggio di Yūko:
fa riflessioni forse un po' troppo elaborate per la sua età e
questo, unito al grande divario di età con il suo insegnante di
disegno, rende spesso le loro conversazioni poco verosimili; insomma,
forse questa volta l'autrice ha calcato un po' troppo la mano nel
cercare una situazione atipica.
Molto
belle sono le riflessioni di entrambi i personaggi sul rapporto con i
genitori e come l'assenza di uno di questi abbia lasciato
ripercussioni e cicatrici, reputo sia questo il punto di
forza della narrazione.
Leggo
sempre volentieri i libri di Banana Yoshimoto, mi piace perché ha un
modo di esprimersi semplice ma incisivo e perché i suoi libri sono
ottimi per le sere in cui ci si può rilassare un po' evadendo dal
caos della TV.
High
& Dry non è certo uno dei suoi libri migliori, anzi forse è uno
di quelli che mi è piaciuto meno (niente a che vedere ad esempio con
“Kitchen” o “Ricordi di un vicolo cieco”) ma resta comunque
una lettura piacevole e non troppo impegnativa.